La cessione del Quinto dello stipendio (20% della busta paga)

Molti lettori avranno sentito nominare nel percorso della propria vita il termine “cessione del quinto”, molti ne conoscono alcuni aspetti per averli approfonditi, molti altri grazie alla cessione del quinto hanno avuto accesso a una serie di possibilità economiche attraverso questa forma particolare di prestito personale. In quest’articolo, approfondiremo il tema così da informare in maniera dettagliata su cosa sia la cessione del quinto, come si possa attivare la procedura di cessione e in quali casi è possibile usufruirne.
Iniziamo col dire che la cessione del quinto è stata istituita nel 1950 attraverso un Decreto del Presidente della Repubblica. Si era negli anni a ridosso della fine Seconda Guerra mondiale e all’inizio del periodo di rinascita economica del nostro sistema paurosamente depredato di risorse: necessitava con urgenza di trovare un metodo per consentire ai lavoratori dell’epoca di poter ottenere credito seppur avessero perso tutto – in molti casi – proprio a causa del lungo periodo bellico.
La cessione del quinto rappresentò la possibilità per molti italiani dell’epoca di ottenere un prestito in cambio della cessione di un quinto del proprio stipendio o – come da più recenti disposizioni - della pensione, una soluzione ottimale sia per chi il credito lo chiede in prestito sia per chi lo eroga, dal momento che il versamento del rateo mensile avviene in maniera diretta: viene cioè decurtato mensilmente dall’importo netto dello stipendio o della pensione. Una garanzia totale che cautela da mancati versamenti delle rate mensili.
Un’importante novità è stata introdotta dall’articolo 13/bis della Legge 14 maggio 2005, n. 80: da tale data infatti, è stata introdotta l’opportunità per i lavoratori atipici – con contratti a progetto ad esempio - che possano dimostrare introiti dall’attività lavorativa e abbiano uno stipendio regolarmente erogato, di accedere alla formula di accesso al credito con cessione del quinto. Nulla di fatto per ora, per i lavoratori autonomi il cui limite è quello di non avere uno stipendio vero e proprio.